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TAP TRE APPUNTAMENTI CON GIGANTI DEL COLORE DAL 15 FEBBRAIO ORE 16




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                              Paul Cézanne  -  Joachim Gasquet 

                    Le motif  

   Ciò che mi ha detto...

    dialogo di un’amicizia


Il Cézanne di Gasquet, da cui è tratto l'adattamento teatrale intitolato  Le

motif, è uno dei testi fondamentali della letteratura artistica cézanniana.

Non si tratta di un testo critico sulle teorie artistiche del pittore, bensì di

un dialogo in presa diretta, dove a parlare è Cézanne in prima persona.

Ed è attraverso le sue parole che piano, piano entriamo nel suo mondo,

nella sua natura, nei suoi paesaggi, nel suo universo pittorico e

concettuale che ancora oggi, forse più di allora, necessita di essere

indagato sia per le prospettive di ricerca che continuamente apre, sia

per lo spessore etico che lo contraddistingue.

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CARAVAGGIO    Un genio ribelle

 

Lo spettacolo proposto, ripercorre la vita, rane e la morte di Michelangelo Merisi da Caravaggio.

Attraverso la proiezione di alcune ira le o­pere più significativa del Pittore lombardo, viene proposto al pubblico un viaggio nella luce e nelle ombre di questo straordinario artista ,che parte dalla spiaggia assolata di Porto Ercole in Toscana e prosegue per il borgo di Caravaggio paesino in provincia di Bergamo, Milano Roma, Napoli. Malta e la Sicilia.

Mai come in Caravaggio l'arte e la vita si mescolano: la violenza e il realismo dei suoi quadri si ritrova nella sua esistenza e vice­versa.  La foga, la frenesia con cui l'artista prepara e realizzai suoi capolavori è la stessa frenesia, la stessa violenza con la quale corre verso l'auto distruzione.

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CANALETTO

Un’avventura a Venezia

 

Una speciale lettura teatrale, un viaggio tra letteratura e arte che ci porterà a scoprire l’incanto visivo delle vedute di Canaletto e la magia di   una delle opere più affascinanti di Pinin Carpi.          Pinin Carpi, scrittore e illustratore di straordinaria sensibilità, ha saputo creare storie capaci di incantare grandi e piccoli, con la sua fantasia vivace e il suo stile poetico. Questa è un’opera che ci trasporta in un mondo sospeso tra sogno e realtà, dove ponti magici e personaggi indimenticabili si intrecciano in una narrazione ricca di emozione.           A fare da sfondo a questa lettura sarà l’arte di Giovanni Antonio Canal, meglio noto come Canaletto, il grande pittore veneziano del Settecento, maestro delle vedute urbane. Le sue prospettive luminose e dettagliate ci guideranno tra calli e canali, offrendoci una cornice visiva perfetta per immergerci nell’atmosfera del racconto.   Attraverso parole e immagini, questo pomeriggio vuole essere un omaggio alla bellezza della narrazione e della pittura, un incontro tra fantasia e realtà, tra letteratura e arte, fantasia che servirà soprattutto ad affascinare i più piccoli stimolandoli alla conoscenza dell’arte di un grande pittore              Vi invitiamo dunque a lasciarvi trasportare da questa esperienza unica, dove la voce degli attori darà vita   parole   e le immagini che ci faranno viaggiare nel tempo e nello spazio.   Buon viaggio tra i ponti di Venezia e quelli della fantasia!

  

VENERDI' 17 GENNAIO ore 20.45 SPETTACOLO LA MIA PARTE IRRAZIONALE di e con DANIEL BONAZZI

 





LA MIA PARTE IRRAZIONALE: descrizione

In un pianeta meravigliosamente gremito di vita, uno tra i tanti esseri animati è riuscito a dare il via a una delle più incredibili evoluzioni mai osservate. Come ha fatto? Pare sia stato merito del desiderio innato di esplorare e comprendere la realtà: è così che l’essere umano si è trasformato in quel bipede poco peloso che tutti conosciamo. Homo sapiens ha una storia che ha dell’incredibile, e se ne esploriamo i comportamenti ci imbattiamo nella sua assurda e spesso insensata natura di essere cosciente.

La mia parte irrazionale” è un viaggio alla scoperta dell’affascinante e bizzarra essenza dell’eterno bambino che vuole tutto subito e più non sa, più crede di sapere. Unendo evidenze scientifiche e intrattenimento, Daniel Bonazzi, autore e interprete dello spettacolo, propone un percorso tutt’altro che logico dentro alcune tra le nostre bizzarre abitudini.



Daniel Bonazzi è ingegnere e docente, la sua missione è fare scienza alla portata di tutti.

Si dedica alla comunicazione scientifica e all’insegnamento nella scuola secondaria.

È attivamente coinvolto nel festival BergamoScienza ed è cofondatore e responsabile scientifico del festival Orizzonti Infiniti.



 

"Presepio poetico" , un percorso itinerante tra teatro e chiesa sant'Andrea

vi aspettiamo!!!!
Percorso in teatro di 15 minuti


Natale 2024

Un presepio all'ombra della guerra

Il Natale 2024 si  presenta come un paradosso: da un lato, l'atmosfera festosa, le luci scintillanti degli addobbi e il calore delle famiglie riunite; dall'altro, l'eco assordante dei conflitti che continuano a sconvolgere il mondo. Un Natale di luci e ombre, di gioia e di dolore, che ci costringe a riflettere sul significato profondo di questa festività. Il simbolo di questo paradosso è l'esposizione in Chiesa di Sant'Andrea  dell'opera di Picasso "Guernica"

La speranza nel buio

Nonostante la persistenza dei conflitti, il Natale è  anche un momento per riaccendere la speranza. In molti Paesi colpiti dalla guerra, le comunità si sono unite per celebrare la nascita di Gesù, un simbolo universale di pace e di amore. Le celebrazioni natalizie, anche se tenute in condizioni precarie, sono state un modo per affermare la propria umanità e la propria voglia di vivere.

La responsabilità di ciascuno

Il Natale ci ricorda che la pace non è solo l'assenza di guerra, ma un processo continuo che richiede l'impegno di ciascuno di noi. Ogni gesto di solidarietà, ogni atto di gentilezza, ogni parola di conforto contribuisce a costruire un mondo migliore. In questo senso, il Natale può essere un'occasione per riflettere sul nostro ruolo nella società e per impegnarci a fare la nostra parte per promuovere la pace e la giustizia.

 Il percorso poetico

Il Teatro Sant'Andrea si mobilita così per un Natale di pace,  tutti coloro che verranno a vedere il nostro presepio poetico si troveranno immersi in un cammino composto da poesie natalizie di pace e di guerra recitato dagli allievi del terzo anno di corso che li condurrà fino a Guernica nella Chiesa sovrastante. (durata 15 minuti circa)


SPETTACOLO TEATRALE "quelli eran giorni...." 28 novembre e 12 dicembre


 "quelli eran giorni...."   


                             PRENOTAZIONE          prenotare qui    

o  con il QR    


               Video Promo Youtube                                         


Quelli eran giorni...


Siamo all’inizio degli anni ‘60 quando migliaia di italiani, per niente toccati dal boom

economico e in fuga dalla povertà, si presentavano alla dogana di Chiasso per entrare in

Svizzera e rincorrere così un sogno di benessere, o almeno di tranquillità, per sé e la

propria famiglia. In quegli stessi anni Gigliola Cinquetti diventa una celebrità in tutto il

mondo dopo la vittoria a Sanremo e all'Eurovisione con Non ho l’età (per amarti). Due

storie parallele che proprio grazie a quella vittoria invece si toccano fino a

mischiarsi offrendoci un racconto unico e personale dei nostri migranti. Infatti la vittoria

all'Eurovisione della giovanissima Gigliola Cinquetti mette in moto sentimenti che presto si

trasformano in parole. Così migliaia di italiani da tutto il modo prendono carta e penna per

scrivere. Le lettere di complimenti che riceve contengono una descrizione della vita che

facevano gli italiani nelle terre dell'emigrazione, parole vere e molto struggenti. Queste

150.000 lettere sono ora raccolte alla Fondazione Museo storico del Trentino

E così partendo da questi scritti ed unendoli ad un'altra interessante pubblicazione dei

primi del secolo della Società Dante Alighieri e ad un testo teatrale, il Centro Universitario

Teatrale ha prodotto questo lavoro riguardante l'emigrazione italiana in Europa con

particolare riguardo alla nostra provincia.

Un lavoro "leggero" nonostante i temi importanti e a volte drammatici e la concessione alla

risata, a volte aiuta ad approfondire ad affrontare meglio l'argomento.

 

 

"LE DONNE SAPIENTI" AL CINETEATRO AGORA' DI MOZZO IL 9 NOVEMBRE ALLE ORE 20.45

PRENOTAZIONE NON RICHIESTA
PER CHI VOLESSE COMUNQUE PRENOTATRE QUI

Le donne sapienti

 

E' una guerra quella che la commedia  “Le intellettuali” di Molière, andata in scena per la prima volta nel 1672, vuole rappresentare mondi contro mondi: donne contro uomini, intellettuali contro popolino, verità contro finzione, modernità contro passatismo, famiglia contro intelletto.

Molière però è un grande scrittore e dipinge in ogni fazione le evidenti problematiche e le mette a nudo, la figlia Amanda che all'inizio sembra molto aperta e "femminista"si rivela gelosa e invidiosa, Filaminta, la madre aperta, studiosa e intellettuale toccherà con mano la finzione dei falsi letterati.

Il tratto più importante di questa divertente commedia è la parola che essendo ben utilizzata dall'autore, disegna  i ruoli e i caratteri di tutti i personaggi, che troveranno la sintesi finale rimettendo a posto la vicenda con un lieto fine come è d'obbligo in quest'opera.

 Il tema della donna  qui è importante:  perché le donne dovrebbero occuparsi di matematica, letteratura, scienza e non stare in casa e fare figli?   “Il cuoco studia storia e si scorda il brasato”. Argomenti superati? non sempre visto l'attualità del gender gap.

Altro argomento principe è la cultura, Molière detesta l'atteggiarsi dei  finti sapienti, e con la scusa della commedia brillante si chiede e ci chiede chi sia un vero intellettuale.

Domanda molto attuale soprattutto oggi in tempi di social e fake:  la cultura che valore ha?