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CARLO MAGNI TRIO - AYRTON LIVES - POMERIGGIO IN JAZZ --20 OTTOBRE ORE 17

 GRANDE POMERIGGIO JAZZ

AYRTON LIVES




CURRICULUM  VITAE CARLO MAGNI TRIO

Carlo Magni, musicista e compositore

nato a Bergamo il 23/01/1967

residente ad Alzano Lombardo (BG) in via Pesenti, 19

telefono Cellulare: 339/1656744

e-mail: cmagni@tiscali.it




Dopo aver conseguito il diploma in pianoforte nel 1987 sotto la guida del Maestro Gino Rossi, presso il conservatorio di Mantova, ha coltivato la passione per la musica afroamericana.

 


Pubblicazioni discografiche

 1992Carlo Magni Group – Introspection (Le Parc Music 502-2)

con Mauro Negri, Riccardo Fioravanti, Riccardo Biancoli, Michael Rosen

   1995:    Carlo Magni – In Side Out (CDpM/Lion Records – 106-2)

con Riccardo Fioravanti, Riccardo Biancoli, Michael Rosen, Giulio Visibelli, Dario Faiella, Giampiero Prina

   1998:   Carlo Magni - Time Remembered (CDpM Lion Records 122-2)

con Ares Tavolazzi, Giampiero Prina, Michael Rosen, Marco Ricci, Stefano Bagnoli, Guido Bombardieri

 2002 Carlo Magni trio live – Besame Mucho (CDpM/Lion Records – 139-2) con Marco Ricci, Stefano Bagnoli

 2005: Carlo Magni/Guido Bombardieri – Dialogues (Music Center BA 080 CD)

 2005: Antologia della Chitarra Jazz in Italia, vol. 2 (Buscemi BCD 005) con Sandro di Pisa, Dario Faiella, Riccardo Bianchi, Massimo Minardi

 

  2011: Carlo Magni - Notturni (Music Center BA 296 CD) con Yuri Goloubev, Asaf Sirkis, Julian Arguelles

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Concerti, collaborazioni e riconoscimenti

Per le sue pubblicazioni discografiche “Introspection” (1992), “In Side Out” (1995), “Time Remembered” (1998), “Besame Mucho” (2002), “Dialogues” (2005) e "Notturni" (2011) ha ricevuto riscontri critici sia a livello nazionale che internazionale. In particolare quella della rivista newyorchese Cadence (marzo ‘96). Il referendum indetto annualmente dal mensile Musica Jazz lo ha classificato al settimo posto nel Top Jazz nazionale riservato ai migliori nuovi talenti (1996).

Alla guida di proprie formazioni ha partecipato ad alcuni importanti Festival Jazz italiani, aprendo i concerti, tra gli altri, del trio Garbarek-Vitous-Erskine e del Joe Zawinul Syndicate.

Numerose sono le sue collaborazioni sia a livello concertistico che discografico con musicisti di fama come i bassisti Ares Tavolazzi, Paolino Dalla Porta, Marco Micheli, Riccardo Fioravanti e Marco Ricci; i batteristi Giampiero Prina, Mauro Beggio, Ellade Bandini, Vittorio Marinoni, Stefano Bagnoli, Max Furian, Riccardo Biancoli, Emanuele Maniscalco e Marco Zanoli; i sassofonisti Mauro Negri, l’americano Michael Rosen, Emanuele Cisi, Giulio Visibelli, Michele Bozza e Fabrizio Mandolini; il trombettista Marco Brioschi, i chitarristi Franco Cerri, Bebo Ferra, Dario Faiella, Sandro di Pisa e Guido Di Leone ai quali vanno aggiunti l’armonicista Bruno de Filippi ed il vibrafonista Andrea Dulbecco.

Sul fronte internazionale vanno citati i batteristi Heinrich Köbberling, Andrea Marcelli, Sebastian Merk e Bruno Pedroso e Asaf Sirkis, i bassisti Johannes Fink, Jonathan Robinson, Peter Klinke, Bruno Pedroso e Yuri Goloubev, il trombettista Tobias Netta ed il sassofonista Julian Arguelles. Negli anni ‘90 ha accompagnato due tra i maggiori esponenti del jazz mondiale: il chitarrista Jim Hall durante uno stage sull’improvvisazione e il sassofonista Lee Konitz in contesto orchestrale.

Nell’ambito della sua attività di compositore e arrangiatore ha realizzato, oltre agli originals di “In Side Out”, alcuni nuovi progetti: “Fantasie di Walt Disney” con la vocalist Silvia Infascelli e un contest in duo con il clarinettista e sassofonista Guido Bombardieri, con il quale nel febbraio del ‘98 è stato ospite della RTI (Radio Televisione Svizzera Italiana).

Il brano “Lisboa”, presente nel CD “Dialogues”, è stato trasmesso in due diverse occasioni (2005 e 2011) da Radio Tre Rai, nella trasmissione Battiti. Sempre nel 2005 Buscemi Records ha pubblicato il CD “Antologia della chitarra jazz in Italia, Volume 2”, contenente i brani “Besame Mucho” e “Autumn Leaves”, frutto della collaborazione con Sandro di Pisa, con Magni nell’inedito ruolo di organista alla consolle dell’Hammond C3.

Dal 2001 Magni ha introdotto nei suoi recitals anche una rilettura del repertorio ragtime, riproponendo al pubblico alcune delle più significative composizioni di Scott Joplin e del piano jazz tradizionale con trascrizioni del genere stride piano, portato alla ribalta nel quartiere di Harlem dal geniale pianista di colore James P. Johnson.

Nel maggio 2004 si è esibito in un tour di tre giorni nei principali jazz club della capitale tedesca Berlino, riscuotendo l'unanime consenso di critica e di pubblico, ripetendosi poi a settembre in quel di Lisbona, per quattro concerti presso il Centro Culturale di Belem ed il celeberrimo Hot Clube de Portugal. Sue composizioni sono state eseguite nel febbraio 2005 presso alcuni jazz club europei: a Copenaghen in Danimarca e a Monaco di Baviera in Germania. Sempre a febbraio il ritorno a Berlino, per una serie di concerti.

Nell’agosto del 2005 è stato invitato dalla RTSI a presentare il progetto “Fantasie di Walt Disney” al 58° Festival del Cinema di Locarno in Svizzera. Nel mese di ottobre 2006 è tornato in quel di Lisbona, per tre concerti presso l’Hot Clube. A cavallo tra la fine del 2009 e l’inizio del 2010 una nuova tappa in quel di Berlino, per alcuni concerti presso il rinomato Schlot, uno dei più importanti jazz club della città.

L’ultimo lavoro discografico, “Notturni”, è stato registrato nel prestigioso studio discografico Berry House ad Ardingly in Inghilterra, con un gruppo internazionale formato dal russo Yuri Goloubev al contrabbasso, l’israeliano Asaf Sirkis alla batteria e lo scozzese Julian Arguelles ai sassofoni.

Nel dicembre 2016 lo Schlot di Berlino l’ha voluto nuovamente come ospite, alla testa di un quintetto internazionale, con i tedeschi Olaf Casimir (contrabbasso) e Peter Ehwald (sassofoni), l’italo-tedesco Andrea Marcelli (batteria) ed il brasiliano Amoy Ribas (percussioni).

L’album “Dreamsville” (Atelier Sawano AS 152) del Roberto Olzer Trio, nel quale è contenuto il brano “Ferragosto”, ha ricevuto notevoli apprezzamenti dalla critica giapponese, risultando a fine 2016 premiato dalla rivista “Jazz Critique Magazine” come miglior disco di jazz strumentale dell’anno.

Nel mese di maggio 2017 è stato presentato ufficialmente il nuovo Inno dell’Atalanta Bergamasca Calcio, scritto a quattro mani con il bassista russo ma di stanza in Inghilterra Yuri Goloubev, che ha visto l’importante collaborazione del Coro dei Piccoli Musici di Casazza, diretti dal M° Mario Mora.

Nel 2021 e 2022 alcune sue composizioni sono state regolarmente studiate e suonate dagli allievi del Conservatorio di Cardiff in Galles.

 


 




 

YURI GOLOUBEV - Contrabbasso

I musicisti come Goloubev al mondo sono davvero pochissimi. Dopo aver raccolto consensi in tutte le parti del globo nella sua prima vita da musicista classico, suonando ed incidendo per EMI e SONY (una di queste incisioni è stata anche nominata per il Grammy), con nomi come Rostropovich e Bashmet, Galway e Quasthoff, dopo essersi trasferito in Italia nel 2004, si rivolge completamente verso il jazz. Attualmente si può vedere Goloubev partecipare ai più prestigiosi festival, come Umbria Jazz e London Jazz Festival, Festival of Perth e North Sea Jazz, e pubblicare album jazzistici per etichette musicali talmente importanti come ACT e Universal. La qualità della sua scrittura, accanto alla straordinaria padronanza dello strumento, ne fanno uno strepitoso musicista che pubblico e critica non si stancano mai di apprezzare.

Nasce a Mosca nel 1972. Si laurea in contrabbasso nel 1995 presso il Conservatorio Caikovskij di Mosca, dove studia anche composizione. Nel 2002 è stato il più giovane contrabbassista russo ad aver ricevuto dal Governo Russo il prestigioso titolo di "Artista ad Honorem della Federazione Russa".

Collaborazioni con grandi jazzisti quali Bob James, Ralph Towner, Billy Kilson, Kenny Werner, Enrico Pieranunzi, Gwilym Simcock, Jason Rebello, Tim Garland, Stan Sulzmann, Rick Margitza, Tullio De Piscopo, Rosario Giuliani, Paul Bollenback, Shawnn Monteiro, Bill Smith, Klaus Gesing, Wolfgang Muthspiel, Julian Arguelles, Claudio Fasoli, Giovanni Falzone, Paolo Fresu, Francesco Bearzatti, Fabrizio Bosso, Michael Rosen, Benjamin Henocq, Mahnu Roche, Asaf Sirkis, Guido Manusardi, Bebo Ferra e moltissimi altri.

Appare sui palcoscenici di importanti jazz festival come Montreux Jazz Festival (Svizzera), London Jazz Festival, Bangkok Jazz Festival, Leverkusener Jazztaege (Germania), Festival of Perth (Australia), Umbria Jazz (Italia), North Sea Jazz (Olanda), Iseo Jazz (Italia), Piacenza Jazz Fest (Italia), Loulé Jazz Festival (Portogallo), Boheme Jazz (Russia), St.Petersburg Jazz Spring (Russia), Saalfelden Jazz Festival (Austria), Jazz Carnival (Ucraine), Jazzahead! (Germania), Brecon Jazz Festival (Inghilterra).

Dal 2007 al 2009 insegna al Centro Professione Musica (CPM), Milano, nel 2010 – 2011 è il professore di contrabbasso jazz presso il Conservatorio Statale F. Bonporti (Trento). Attualmente insegna contrabbasso jazz e teoria presso The Royal Welsh College of Music and Drama a Cardiff, Wells Cathedral School e King's College, Taunton (Regno Unito). Tiene seminari in Gran Bretagna, negli Stati Uniti, Irlanda, Italia.

Ha partecipato a quasi 100 registrazioni CD e ha scritto numerosi brani jazzistici e da camera, come anche trascrizioni che sono state pubblicate in Russia, Germania e negli Stati Uniti. Gli hanno dedicato ritratti riviste e giornali come Harper's Bazaar, All About Jazz USA, Jazz Magazine, Jazzit, Corriere Della Sera, La Stampa e molti altri.

Il primo premio nel Concorso Nazionale degli studenti gli ha portato a diventare Primo Contrabbasso di "Ensemble XXI" Orchestra da Camera (1990 - 1991) diretta da Lygia O'Riordan; nella stagione 1991 - 1992 si esibiva con l'orchestra del Teatro Bolshoi di Mosca e dal 1992 al 2004 è stato Primo Contrabbasso di una delle più celebri orchestre da camera del mondo, I Solisti di Mosca di Yuri Bashmet. In questo contesto ha collaborato con alcuni dei massimi musicisti contemporanei come Gidon Kremer, Sviatoslav Richter, Mstislav Rostropovich, Barbara Hendricks, James Galway, Lynn Harrell, Thomas Quasthoff, Vladimir Spivakov, Maxim Vengerov, Shlomo Mintz, Sarah Chang, Mario Brunello, Uto Ughi, Kim Kashkashian - solo per citarne alcuni, esibendosi nelle più importanti sale da concerto del mondo - Carnegie Hall di New York, Suntory Hall di Tokyo, Concertgebouw di Amsterdam, Musikverein di Vienna, Salle Pleyel di Parigi, Royal Albert Hall di Londra, Palacio de Bellas Artes nel Messico, Sydney Opera House, Palais des Beaux Arts di Bruxelles, Accademia di Santa Cecilia a Roma, Megaron di Atene, Gewandhaus di Lipsia e in grandi festival come Bath Music Festival (Gran Bretagna), Omaggio a Roma (Italia), Casals Festival (Puerto Rico), Festival di Perth (Australia), Prestige de la Musique (Francia), Kuhmo Chamber Music Festival (Finlandia), Hong Kong Festival of the Arts e moltissimi altri.

www.yurigoloubev.com 

 

 

MARCO ZANOLI - Batteria

Nato nel 1971, inizia lo studio della batteria a 15 anni. Ottiene il diploma di compimento medio in batteria e percussioni presso il liceo musicale W.A. Mozart di Samarate (VA) sotto la guida del Maestro Roberto Cavallo, conseguendo poi il diploma di laurea in batteria e percussioni jazz presso il Conservatorio G.Verdi di Milano con il massimo dei voti.

Ha completato la propria preparazione per la musica jazz con Gianni Cazzola prima e Fabrizio Sferra poi, seguendo stages di analisi e ricerca con Ron Savage, Ettore Fioravanti, Mauro Beggio, Elliot Zigmund, Roberto Dani e Marc Guiliana, partecipando a numerosi corsi di approfondimento, quali tra gli altri, i Berkeley School of Boston tenuti a Perugia, quelli della Scuola di Musica Siena Jazz e quelli tenuti dalla Scuola di Musica Sondrio Jazz. Ha fatto parte, per anni, dei laboratori di ricerca musicale "THEATRUM" di Stefano Battaglia.

Attualmente è tra i più richiesti e apprezzati batteristi sulla scena jazzistica internazionale; la sua attività concertistica lo vede spaziare in differenti aree musicali, dal jazz tradizionale al jazz contemporaneo alla musica d'avanguardia ai progetti di musica improvvisata e sperimentale.

Ha all'attivo oltre 30 album registrati come leader, co-leader e sideman, e si è esibito in Italia, Francia, Turchia, Spagna, Inghilterra, Germania, Austria, Lussemburgo, Belgio, Montenegro, Svizzera, Russia e Ucraina. E' docente di batteria e musica d'insieme e ha insegnato presso scuole civiche e accademie musicali in Italia e Svizzera.

Tra le sue collaborazioni professionali troviamo: Paolo Fresu, Tim Garland, Stefano Battaglia, Claudio Fasoli, Riccardo Luppi, Emanuele Cisi, John Law, Giovanni Falzone, Danilo Moccia, Daniele Di Bonaventura, Michael Blake, Dave Samuels, Emilio Soana e molti altri.

Tra le rassegne e i festival internazionali nei quali si è esibito ci sono London jazz festival (2012) , Umbria Jazz (2007-2011), Zamora jazz festival (Spagna), Imaxinasons festival internacional de jazz de Vigo (Spagna, Padova jazz festival, Iseo Jazz Festival, Clusone jazz festival, Odessa Jazz Carnival (Ucraina), Musica sulle Bocche, MiTo settembre Musica (2007-2010), Roccella Ionica jazz festival, Barletta jazz festival, Usdaba jazz festival (Russia), MiJazz Milano jazz festival, Morellino Classica Festival.

www.marcozanoli.it

 

 

PINOCCHIO SPETTACOLO ALLIEVI CORSO SATS Treviglio 5 ottobre ore 20.45

 PINOCCHIO 

SPETTACOLO ALLIEVI ADULTI CORSO AVANZATO SCUOLA DI TEATRO SATS Treviglio 






ART2NIGHT UNA SERATA CON LADY MONTAGU 28 settembre ore 19 e 21.30 (2 spettacoli)

DALL'INGHILTERRA UN GRANDE RITORNO!

MAGICHOUR CON UN'ATTRICE ITALIANA


 

MAGICHOUR THEATRE

presenta

AN EVENING WITH LADY MARY MONTAGU

 

Attrice: Marie Angela Franco

Regia: Michael Wells

Soggetto: Duncan Hopper

 

Protagonista della pièce, Lady Montagu che intrattiene gli ospiti del suo salotto (tutti gli

spettatori) parlando della sua incredibile e straordinaria vita. Ricordiamo che ha avuto contatti

con Bergamo e la bergamasca, avendo anche vissuto in una bella villa a Lovere il cui lungolago è

tuttora a lei dedicato.

Lady Montagu era un'aristocratica figlia di un duca nell'Inghilterra georgiana nel XVIII secolo.

È conosciuta per la sua reputazione scientifica.

PIONIERA DELLE VACCINAZIONI

Mentre viveva a Costantinopoli come moglie dell'ambasciatore inglese con i suoi due figli, venne a

sapere di un piccolo villaggio sulla costa

Bosforo che "impregnava i bambini con il vaiolo" per proteggerli dalla malattia.

Lei stessa aveva avuto il vaiolo da giovane e ne era leggermente spaventata. Portò i suoi figli al

villaggio e vide il processo.

Il villaggio aveva due o tre dottori che prendevano una piccola conchiglia e pulivano il pus vivo da

una vittima del vaiolo.

Hanno quindi aperto una piccola ferita, un taglio, sull'avambraccio del bambino e hanno inserito

un piccolo campione che è stato poi fasciato.

I bambini si riposarono al villaggio e alla maggior parte venne la febbre. Dopo che ciò si è

attenuato, per un paio di giorni si è ritenuto che fossero stati "inoculati"

Secondo quanto riferito, c'erano ampie prove che li rendevano immuni alla malattia. Ha fatto

curare i suoi figli, era così convinta di questo processo che lo pubblicizzò nella comunità

diplomatica e sociale e molti lo fecero.

Poi scrisse al" Re che conosceva e anche a Sir Hans Sloane , il suo medico.

Alla fine, Edward Jenner visitò il villaggio e quando ritornò a Londra sviluppò la VACCINAZIONE con

COW POX con lo stesso effetto.

INNOVAZIONE AGRICOLA.

A Costantinopoli veniva coltivato il GRANO TURCO, ma soprattutto utilizzato e introdotto come

zavorra delle navi provenienti dal Sud America.

 

Era preoccupata per il fatto che le contadine nelle sue tenute non guadagnassero soldi.

incoraggiò così l'introduzione del Grana Turco come coltura nell'Italia settentrionale e inviò un

campione a casa al Physic Garden di Chelsea, che in seguito divenne i Kew Gardens.

 

INTRODUZIONE ALLA SETA.

Incoraggiò nuovamente l'importazione dai turchi della coltivazione della seta nella sua tenuta e in

quella di molti altri nel Nord Italia, a Como come pratica scientifica e attività di guadagno. Per

donne...

LOBBY POLITICA.

Suo fratello è andato a Eton con Hugh Walpole, entrambi sono entrati in politica e lei ha

prontamente corrisposto con lui facendo pressioni affinché le ragazze ricevessero un’istruzione

non solo di carattere domestico. A loro dovrebbe essere aperta l'intera gamma delle attività

artistiche, accademiche e scientifiche.











OPEN DAY CUT 2024 3 e 7 OTTOBRE

 Open Day 2024  3 ottobre  e 7 ottobre

PER ISCRIVERSI AI CORSI,COMPILARE IL LINK: ISCRIZIONE


Tutti invitati all'Open day di quest'anno che si terrà al Teatro Sant'Andrea, bellissima sede dei corsi  GIOVEDI' 3 OTTOBRE  DALLE 17 ALLE 22 E LUNEDI 7 OTTOBRE DALLE 18 ALLE 20.30

( in questi orari verranno effettuate più presentazioni, si può arrivare quando si vuole)

CORSI DI TEATRO

DIZIONE

INTERPRETAZIONE 

NARRAZIONE

CORSI, ORARI, COSTI, MATERIE, PROGRAMMI.

Per ogni informazione: info@cutbg.it oppure visita www.cutbg.it

MILLEGRADINI A TEATRO SANT'ANDREA 21 E 22 settembre

 L’appuntamento è per il 21 e il 22 settembre. Non perdete la possibilità di conquistare i gradini, le scalette e le bellezze di Bergamo!

Teatro Sant'Andrea come sempre presente!
Scendete ad ammirare la bellezza del nostro Teatro




 per info qui

Teatro: "L’APPARTAMENTO - LE STANZE DELL’ALZHEIMER" venerd' 20 settembre ore 20.30


"L’APPARTAMENTO - LE STANZE DELL’ALZHEIMER"

con Alessandro Cuppini - Cinzia Mazzoleni - Mattia Carlessi - Angelo D'Ambrosio
(testo di Giulio Irneari – Adattamento teatrale e regia di Marco Foresti - Produzione "Sipario - Il mio racconto")

Cosa succede ad una persona colpita dalla malattia di Alzheimer ed a chi gli è più prossimo? “L’appartamento” è la metafora di una malattia vista attraverso l’analogia tra la perdita della memoria e dell’identità e il progressivo svuotamento di una casa di tutto ciò che ha contribuito a costruire una vita di ricordi e di affetti.

Ogni stanza ha una sua funzione ed è una rappresentazione particolare della personalità e delle diverse capacità cognitive della persona; così poco per volta, ma inesorabilmente, vengono persi insieme ai ricordi gli aspetti affettivi, quelli relazionali, quelli conoscitivi, logici, razionali, sensoriali, motori come se fossero il mobilio, le suppellettili da asportare che ci hanno accompagnato per tutta una vita e fanno parte ormai di noi.

Di tutto quello che scompare poco alla volta permane la forma istintiva nei bisogni e nelle relazioni con quanto ci circonda. La persona implode, si contrae, si svuota fino a ridursi apparentemente ad un involucro ancora dotato di necessità vitali, ancora bisognoso di affetti e comprensione, ma che progressivamente si sta separando dal suo mondo, dalle persone che ha amato e che ancora lo amano.

Immaginatevi allora un’impresa per lo sgombero di case che, e non per vostra volontà, si occupi di portare via tutto, stanza dopo stanza lasciando dietro di sé il vuoto. Ogni cosa è destinata a non trovare più collocazione altrove, andrà semplicemente perduta? Noi crediamo di no.