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"Presepio poetico" , un percorso itinerante tra teatro e chiesa sant'Andrea

vi aspettiamo!!!!
Percorso in teatro di 15 minuti


Natale 2024

Un presepio all'ombra della guerra

Il Natale 2024 si  presenta come un paradosso: da un lato, l'atmosfera festosa, le luci scintillanti degli addobbi e il calore delle famiglie riunite; dall'altro, l'eco assordante dei conflitti che continuano a sconvolgere il mondo. Un Natale di luci e ombre, di gioia e di dolore, che ci costringe a riflettere sul significato profondo di questa festività. Il simbolo di questo paradosso è l'esposizione in Chiesa di Sant'Andrea  dell'opera di Picasso "Guernica"

La speranza nel buio

Nonostante la persistenza dei conflitti, il Natale è  anche un momento per riaccendere la speranza. In molti Paesi colpiti dalla guerra, le comunità si sono unite per celebrare la nascita di Gesù, un simbolo universale di pace e di amore. Le celebrazioni natalizie, anche se tenute in condizioni precarie, sono state un modo per affermare la propria umanità e la propria voglia di vivere.

La responsabilità di ciascuno

Il Natale ci ricorda che la pace non è solo l'assenza di guerra, ma un processo continuo che richiede l'impegno di ciascuno di noi. Ogni gesto di solidarietà, ogni atto di gentilezza, ogni parola di conforto contribuisce a costruire un mondo migliore. In questo senso, il Natale può essere un'occasione per riflettere sul nostro ruolo nella società e per impegnarci a fare la nostra parte per promuovere la pace e la giustizia.

 Il percorso poetico

Il Teatro Sant'Andrea si mobilita così per un Natale di pace,  tutti coloro che verranno a vedere il nostro presepio poetico si troveranno immersi in un cammino composto da poesie natalizie di pace e di guerra recitato dagli allievi del terzo anno di corso che li condurrà fino a Guernica nella Chiesa sovrastante. (durata 15 minuti circa)


SPETTACOLO TEATRALE "quelli eran giorni...." 28 novembre e 12 dicembre


 "quelli eran giorni...."   


                             PRENOTAZIONE          prenotare qui    

o  con il QR    


               Video Promo Youtube                                         


Quelli eran giorni...


Siamo all’inizio degli anni ‘60 quando migliaia di italiani, per niente toccati dal boom

economico e in fuga dalla povertà, si presentavano alla dogana di Chiasso per entrare in

Svizzera e rincorrere così un sogno di benessere, o almeno di tranquillità, per sé e la

propria famiglia. In quegli stessi anni Gigliola Cinquetti diventa una celebrità in tutto il

mondo dopo la vittoria a Sanremo e all'Eurovisione con Non ho l’età (per amarti). Due

storie parallele che proprio grazie a quella vittoria invece si toccano fino a

mischiarsi offrendoci un racconto unico e personale dei nostri migranti. Infatti la vittoria

all'Eurovisione della giovanissima Gigliola Cinquetti mette in moto sentimenti che presto si

trasformano in parole. Così migliaia di italiani da tutto il modo prendono carta e penna per

scrivere. Le lettere di complimenti che riceve contengono una descrizione della vita che

facevano gli italiani nelle terre dell'emigrazione, parole vere e molto struggenti. Queste

150.000 lettere sono ora raccolte alla Fondazione Museo storico del Trentino

E così partendo da questi scritti ed unendoli ad un'altra interessante pubblicazione dei

primi del secolo della Società Dante Alighieri e ad un testo teatrale, il Centro Universitario

Teatrale ha prodotto questo lavoro riguardante l'emigrazione italiana in Europa con

particolare riguardo alla nostra provincia.

Un lavoro "leggero" nonostante i temi importanti e a volte drammatici e la concessione alla

risata, a volte aiuta ad approfondire ad affrontare meglio l'argomento.